Punti di forza

Punti di forza

Sulla pagina bianca ci sono dei punti che moltiplicano la forza degli elementi che aggiungiamo su di essi.

Il centro del foglio è il più evidente, ma vicino a ogni angolo del foglio si verificano anche delle forze. Se aggiungo un elemento in crepe al centro, ma non al suo interno, noto subito una sensazione di squilibrio, di posizionamento errato.

Tutte queste forze, sommate alla gravità, agli spazi e alla direzione di lettura, formano un insieme di opzioni con cui possiamo giocare quando creiamo l'immagine.

L'esistenza della gravità come forza dall'alto verso il basso richiede anche l'esistenza di un altro elemento che ponga fine a tutta questa forza. L'orizzonte può svolgere quel ruolo che in qualche modo ci fa riconoscere una scena come rappresentazione della nostra realtà. La conoscenza di un terreno su cui camminare ci darà sempre tranquillità. La rottura o l'inesistenza di quel piano, no.

Il suolo può essere rappresentato o meno. Quando non è raffigurato e le figure sono chiaramente appoggiate su di esso, il lettore tenderà a presumere che l'intero sfondo della scena sia a terra.

Un'immagine verticale mi dà la sensazione di movimento, di caduta, mentre un orizzonte o le cose orizzontali mi danno tranquillità.

Nei caratteri tipografici, si può vedere che con l'uso dello spazio tra le lettere e con i caratteri tipografici condensati, con il corpo allungato più verticalmente e stretto orizzontalmente, il tempo di lettura può essere allungato o contratto. Gli spazi verticali o orizzontali influiscono sul tempo di lettura.

In un fumetto, la verticalità o l'orizzontalità viene utilizzata anche per controllare i tempi di lettura.